Mi occupo di..

- Attivazione e sviluppo delle risorse latenti
- Riconoscimento, distacco e trasformazione delle energie disfunzionali
- Scoperta e sviluppo della propria Volontà
L’intervento psicoterapeutico tenderà a riportare armonia nell’universo personale, spostando la propria personalità verso il punto più avanzato possibile realisticamente attuabile, chiaramente secondo le risorse a disposizione del momento. Il tutto secondo la metodologia psicosintetica.

- Autorealizzazione (psicosintesi personale)
- Realizzazione del Sé (psicosintesi transpersonale)
Spesso si avvertono nel proprio intimo potenzialità inespresse che non riescono ad attuarsi. C’è allora titubanza nel rivolgersi ad un professionista della psiche, nel timore che si venga ritenuti ammalati.
Ma per crescere non bisogna essere necessariamente malati. L’uomo tende naturalmente allo sviluppo, ma a volte ha bisogno di un confronto specialistico per favorirlo. Per questo ci si può avvalere di consulenze ad hoc per orientarsi verso la propria autorealizzazione.
L’intervento parte dalla conoscenza della molteplicità interiore e della propria modalità di funzionamento per scoprire e attuare modalità più evolute di soddisfazione dei propri bisogni.

- Passare dal monologo…al dialogo
- Riconoscere la rabbia, la paura ed il risentimento come il vero ostacolo da superare
- Riconoscere e superare eventuali dinamiche di dipendenza reciproca
- Perdonare ed essere perdonati…
- Riscoprire gli elementi profondi in comune e metterli al centro del rapporto
- Valorizzare le proprie diversità di superficie
Quando la comunicazione nella coppia si è interrotta o ridotta ai minimi termini e l’incomprensione sembra aver preso il sopravvento, piuttosto che aspettare che il tempo o gli eventi cambino magicamente la situazione, è possibile scegliere di rivolgersi a qualcuno che possa fungere da mediatore per cercare di comprendere le origini e le motivazioni della crisi e proporre possibili strade di cambiamento.
Si tratta allora di “Diventare Noi”. Il passaggio al “Noi” necessita di azioni consapevoli volte al superamento di se stessi, per non restare limitati a monadi individuali. “Tutto ciò che è negativo avviene spontaneamente, mentre il positivo bisogna farlo accadere.”

- Creazione di un gruppo
- Individuazione e superamento dei blocchi di un gruppo
- Sviluppo delle potenzialità di un gruppo
- Inserimento in un gruppo
La Psicosintesi di gruppo è un processo d’integrazione tra i membri che compongono il gruppo. Si sviluppa attraverso le interazioni tra le diverse individualità che lo compongono e attraverso l’interazione di ogni membro con l’entità gruppo.
Il Gruppo in tal senso rappresenta una nuova entità: “un soggetto plurale” che và oltre le individualità dei suoi componenti. Ma quali sono effetti innovativi, insomma, i vantaggi di un lavoro di gruppo per l’individuo?
Il gruppo quale cassa di risonanza permette di rispecchiarsi e confrontarsi con i vissuti degli altri. E’ questa la forza catalizzatrice del gruppo che favorisce e accelera i propri processi di crescita personale.
Il gruppo rappresenta una manifestazione tangibile della molteplicità; una molteplicità che interagendo unisce e combina le diverse solitudini…permettendo di andare oltre se stessi!
Il gruppo costituisce uno spazio fisico e mentale in cui la coesistenza con gli altri permette di soddisfare i bisogni soggettivi e plurali, valorizzando la propria autenticità nell’incontro con la diversità.
Un elemento fondamentale nella psicosintesi di gruppo è la condivisione di un obiettivo comune verso cui indirizzare le proprie intenzioni, energie ed impegno. La condivisione e l’identificazione con l’obiettivo del gruppo danno un senso d’identità al gruppo, un senso di appartenenza ai suoi componenti. Il gruppo diviene allora il “modo per affrontare le paure” che paralizzano le proprie energie e rendono statica la propria vita. Le possibilità della con-divisione e della com-prensione insite nella dimensione gruppale, rappresentano l’occasione per abbassare le barriere che ostacolano la piena espressione di sé.

- Favorire lo s-viluppo del ragazzo o del giovane
- Eliminare i “viluppi” nel senso di:
– immagini inadeguate di sé che agiscono più o meno consapevolmente determinando subdolamente le proprie azioni.
– paure che paralizzano il campo delle possibilità nelle anguste strettoie delle proprie aspettative limitanti.
– conflitti aperti in cui si logorano le proprie energie. - Far “cadere” sul ragazzo o sul giovane uno “sguardo bifocale” che tiene in considerazione non solo quello che lui mostra di essere in quel momento, ma soprattutto quello che in realtà può diventare, secondo le potenzialità che cela in sé. (psicosintesi educativa)
Educare deriva dal latino E-ducere che significa portare fuori, condurre fuori ciò che è dentro, portare alla luce ciò che è celato, rendere attuale ciò che è soltanto potenziale. Questo significato è molto diverso da quello di “inculcare” o “mettere dentro” con cui si intende comunemente il termine educazione.
Come poter sperare in uno sviluppo e in una trasformazione del ragazzo se prima non lo si vede per quel che può diventare? E’ lo sguardo che cade sul ragazzo che trasmette inevitabilmente l’immagine che se ne ha di lui. Pertanto uno sguardo in divenire diventa per il ragazzo propulsivo e magnetizzante verso quell’aspetto di lui che ha da s-vilupparsi. Anche per l’educatore, il disorientamento iniziale per “colui” che ha di fronte, può essere superato attraverso uno “sguardo bifocale” che tiene in considerazione non solo quello che il ragazzo mostra di essere in quel momento, ma soprattutto quello che in realtà può diventare; tiene conto del materiale grezzo che ha di fronte, ma in vista del prodotto finito che può realizzarsi. Non importa conoscere in anticipo quale sia il prodotto finito, ciò che conta è favorire il processo che porta a realizzarlo e che spinge a svelarne spontaneamente le diverse fasi di attuazione. Aiutare il ragazzo a ‘sbocciare’ significa credere che in determinate condizioni ne abbia la possibilità, e molto probabilmente queste condizioni non sono finora ‘accadute’. Le condizioni di accoglienza, empatia, rispetto e autorevolezza, sono quelle favoriscono indubbiamente la crescita del ragazzo.