Psicoterapia Psicosintetica
Cosa potrebbe accadere se tu intraprendessi un percorso individuale di psicoterapia psicosintetica?
Il primo passo da fare per affrontare i problemi esterni consiste nel partire dall’interno. L’ansia causata dalle difficoltà infatti ci catapulta in una “trance” che di fatto ci porta fuori di noi, facendoci perdere l’orientamento. C’è un detto in psicosintesi che dice che “com’è fuori così è dentro!”. L’esterno cioè, rappresenta solo il riflesso di ciò che già avviene dentro di noi, ed è solo cambiando l’interno che l’esterno può modificarsi realmente.
Ti allenerai quindi a raggiungere la posizione dell’Osservatore, che significa imparare a guardare ciò che ti succede e si muove dentro, senza giudicarlo e soprattutto senza interpretarlo, in una parola…in maniera “neutrale”! La paura e il conseguente evitamento, base di tutte le patologie psicologiche, nascono infatti nel momento in cui poniamo un giudizio negativo di valore sulle nostre energie. Quando ciò avviene, è come mettere un etichetta negativa su quell’energia, destinata a rimanere in noi nel tempo che verrà, condizionandoci inconsapevolmente in termini di paura ed evitamento di quell’energia e correlati. Un esempio pratico: se mi guardo allo specchio e il mio naso non mi piace…il mio naso diverrà il mio nemico! Ogni volta che mi guarderò allo specchio…è lì che cadrà la mia attenzione… La prima cosa che guarderò negli altri è la forma del loro naso confrontandola con la mia… Sentirò parlare di nasi da chi meno me l’aspetto… Le canzoni, vuoi o non vuoi, faranno riferimento ad un naso… E avrò l’impressione che gli altri guardano sempre il mio naso! Un’ossessione insomma, che dal naso si assocerà anche al corpo che lo comprende… In una sola affermazione potremmo dire: tutto ciò che giudichi ed eviti diventerà il tuo nemico!
Inizierai a concepire la Vita come una palestra sempre a disposizione, capace di rivelarci attraverso ciò che ci capita, proprio ciò che ci occorre per crescere! Di conseguenza il lavoro di psicoterapia diverrà un accompagnamento alla scoperta dei territori interiori. E come in ogni viaggio che si rispetti vi sarà una guida sufficientemente esperta che ti aiuterà a muoverti dove non sei mai stato, che ti indicherà le regole del posto e il modo più funzionale con cui rapportarti agli abitanti del luogo. E’ in questo senso che Roberto Assagioli intende l’essere psicoterapeuta: “Il più prezioso aiuto che possiamo dare è insegnar ad aiutarsi da sé.”
Roberto Assagioli ha studiato ed osservato per tutta la sua longeva vita l’inconscio, lasciandoci “dieci leggi” che ci spiegano come funziona e come poterlo utilizzare. Questo percorso ti svelerà queste leggi e ti consentirà di utilizzarle a tuo favore, dando risposte ai tuoi tanti perché…! Nel nostro mondo interiore, nella migliore delle ipotesi, il 92% delle attività è inconscio, quindi automatico. Se quindi, “forte” del mio 8% di consapevolezza, mi oppongo ai meccanismi automatici che mi producono disagio (che si annoverano nel restante 92%) secondo te chi prevarrà? Ecco perché restiamo frustrati e sfiduciati quando voltiamo lo sguardo dentro: sappiamo che la battaglia è impari,…ma non è colpa nostra! L’unica responsabilità che abbiamo è che non conosciamo le leggi che governano l’inconscio e quindi non sappiamo utilizzare il 92% delle nostre energie!
Con questa premessa, saprai che sentirci disorientati è una condizione naturale! E sentire il bisogno di un riferimento lo è ancor di più, anzi è sacrosanto! Il problema è di direzione, e sta nel fatto che tale riferimento per i motivi suddetti, finiamo per cercarlo fuori di noi, magari dagli altri che ci “sembrano” forti, ma che essendo umani come noi…finiscono necessariamente per deluderci, lasciandoci peggio di prima! L’esperienza mi dice che in questo mondo non bisogna mai “idealizzare” nessuno, così come del resto non bisogna mai “demonizzare” alcuno. C’è infatti sempre qualcosa di buono in ciò che avvertiamo come negativo, e c’è sempre qualcosa di negativo in ciò che percepiamo come buono.
Invece di cercare fuori, imparerai a cercare dentro scoprendo che esiste una differenza di qualità delle energie interiori! Che esiste quella realtà misteriosa del nostro essere, quella esperienza di soggettività a cui diamo comunemente il nome di “Io”. E che questa energia è di natura e sostanza del tutto diversa dalle altre! E soprattutto che farne esperienza è possibile, anzi necessario! Da qui, inizierà un’altra storia! Identificarti con questa energia significherà infatti poterti affidare all’energia giusta! Da qui potrai vedere un altro panorama, il panorama del possibile, il panorama della crescita, il panorama di quel che puoi diventare! Da qui scoprirai di avere una volontà, un’energia dinamica proveniente direttamente dal Centro del tuo Essere, capace di mettere ordine nel caos. Nessuna visione psicologica affronta come la psicosintesi l’argomento della “volontà”, vero antidoto per qualsivoglia forma d’ansia. Nel suo libro “L’atto di volontà”, Assagioli parla della volontà in maniera capillare, sezionandola in aspetti, qualità e stadi. Il mistero è stato svelato! Dove c’è volontà, non c’è ansia! E in questo senso, tutti hanno un capitale di volontà iniziale da cui poter cominciare. Scoprirai anche tu di avere una volontà, che la volontà è come un muscolo e come tale occorre allenarlo costantemente per non farlo atrofizzare. Se persevererai in tal senso, correrai il rischio di diventare una volontà all’azione, imparando a vivere nel presente, a vivere per scelta. Potrai allora sperimentare il tuo potenziale umano, trasformando davvero la concezione di te stesso e affermare finalmente di volerti bene.
Tutto questo non eviterà che tu possa soffrire, dato che la sofferenza è un’esperienza inevitabile nella vita, ma ti insegnerà a soffrire meglio, nel senso di diventare capace di esprimerla, invece che romperti nel profondo. Il rifiuto della sofferenza, infatti, crea ulteriore sofferenza, un surplus di sofferenza inutile, interminabile, insostenibile, generando ciò che chiamiamo…“l’Inferno”. Ecco, l’inferno non è la sofferenza, ma il rifiuto di essa e quindi l’impossibilità di trarne beneficio, restando in una posizione stagnante e patologica! Assagioli afferma che la sofferenza ha una funzione purificatrice, elimina cioè il superfluo, permettendoti di vedere l’essenziale. Se hai sofferto o stai soffrendo, sai che la ragione ha trovato il suo limite, ma attenzione: è proprio questa la condizione ideale in cui si aprono le porte alle dimensioni superiori! E’ in questa fase che si sviluppa il canale della sensibilità e puoi cominciare a sintonizzarti sulla frequenza invisibile della fiducia. Fiducia che non sia tutto lì, fiducia in qualcosa di più, fiducia in ciò che da senso, cercando espressione, valore e direzione per quella sofferenza che provi, per farla evolvere, fino a sentirti cambiato…per come ti ha reso più umano! Faccio sempre l’esempio del letame: è inutile, puzza, è disgustoso, ma messo nella terra diventa concime e fertilizza. E’ evidente che in questa vita ogni cosa, anche la più spregevole, se usata bene può produrre qualcosa di utile! Trovare in questo momento critico uno psicoterapeuta che ti consideri come una persona….è vitale!
Io sono convinto che alla fine noi non siamo i nostri pensieri, né le nostre emozioni, né le nostre sensazioni, né tantomeno i nostri comportamenti, noi siamo e diventiamo quello che crediamo! E se crediamo in ciò che possiamo diventare…il gioco è fatto! Quel che tu puoi diventare rappresenta il tuo potenziale umano ancora inespresso. Se sceglierai di approfondire la conoscenza di te, potrai scoprire questo potenziale e finalmente realizzarlo. E’ così che Assagioli concepiva la salute mentale dell’uomo: nell’ottica delle realizzazioni delle proprie potenzialità! Verrai a conoscenza che le nostre potenzialità più profonde risiedono in un’area della nostra psiche che Assagioli definisce “Inconscio Superiore”. E’ possibile che alcune circostanze della vita ti abbiano già fatto sperimentare tali qualità, senza tuttavia darle troppa importanza. Eppure queste rappresentano il nostro “X Factor”, ciò che ci permette di esprimerci in maniera unica ed irripetibile! Poterti identificare con queste qualità ed esprimerle nel quotidiano creerà in te un nuovo equilibrio, una nuova sintesi. La parola sintesi significa infatti proprio comporre, mettere insieme pezzi diversi, creare relazioni tra più parti! Ad ostacolare l’espressione di questo tuo potenziale saranno ancora le tue paure e le credenze negative su di tè, veri viluppi che ti hanno sempre impedito di crescere e sbocciare! Riconoscere e togliere i viluppi sarà un lavoro psicoterapeutico necessario. Imparare a ribellarsi a queste credenze negative per seguirne di nuove è il passaggio necessario…per consentire al bruco di diventare farfalla!